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Costiera amalfitanaCaos e grovigli di cavi elettrici aerei nel borgo più bello d’Italia

Costiera amalfitana – Caos e grovigli di cavi elettrici aerei nel borgo più bello d’Italia

In Costiera amalfitana, ad Atrani, i lavori di riqualificazione dell’edificio denominato “Picchirillo”, situato sullo splendido piazzale Marinella, mettono in evidenza, per contrasto, i cavi elettrici che penzolano, e che non sono stati interrati nell’occasione del cantiere.

Il territorio di Atrani è stato rimesso a nuovo, con una nuova pavimentazione stradale e manutenzione di alcuni vicoletti che ripercorrono i luoghi percorsi dal grande artista olandese Maurits Cornelis Escher.

Peccato, però, che per contrasto ora spicca la pessima immagine che rimandano i grovigli di cavi dell’energia elettrica che restano appesi tra le facciate. Quei cavi, infatti, sembra che non siano stati interrati, nemmeno approfittando proprio del cantiere aperto per l’occasione dei lavori sulla strada.

Un dialogo, con i gestori dei servizi (in questo caso Enel) era stato avviato dall’Amministrazione comunale di Atrani all’apertura dei cantieri. Evidentemente, però, in questo caso non c’è stato l’interesse o la volontà di sistemare la situazione, nemmeno sfruttando l’occasione degli scavi.

Alzando lo sguardo ci si rende subito conto che uno dei Borghi più belli d’Italia se non del mondo, vive in una gabbia di fili. E non va meglio nei vicoletti, dove la situazione è di gran lunga peggiore; dove si vedono cavi appesi ai palazzi che sono prossimi a toccare il terreno e che danno l’esatta idea dell’incuria e della poca attenzione con cui vengono eseguiti i lavori.

Il risultato? Vere e proprie reti fatiscenti che oltre ad arrecare danno al territorio circostante sono anche poco funzionali con consistenti dispersioni di segnale. Mentre si parla di 5G e di supertecnologie di ultima generazione che avanzano in maniera velocissima. Atrani, una città turistica, è ancora abbandonata a se stessa per quanto riguarda la distribuzione dei servizi di rete essenziali.

Bisogna bonificare tutto. Pensare ad impianti sottotraccia capaci di servire tutte le zone di Atrani con apparati ad alta tecnologia e che siano al tempo stesso affidabili. Un progetto che richiede impegno e continuità. E la prima mossa potrebbe venire proprio dal Comune attraverso il divieto di installare ulteriori cavi aerei sull’intero territorio con l’obbligo di realizzare i nuovi collegamenti esclusivamente sottotraccia. Potrebbe essere l’inizio di una nuova fase propedeutica alla demolizione della vecchia rete da sostituire con cavi interrati.

Nel frattempo, un gruppo di cittadini sta sottoscrivendo una petizione da poter inviare agli organi di vertice di Enel per poter smuovere l’immobilismo da parte del gestore che dovrebbe avere più a cuore i territori italiani che sono gli ambasciatori e il simbolo del turismo nel mondo.

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