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CHIESA DI S.M. MADDALENA

THE CHURCH OF SAINT MARIA MADDALENA : SYMBOL OF RELIGIOUS AND ARCHITECTURAL OF ATRANI

The collegiate church of Saint Maria Maddalena was built in 1274 on the ruins of a medieval fortress. It was commissioned by the inhabitants of Atrani to thank the Saint, who released them from a handful of sailors. They were sent by the Norman Manfredi in 1100. The sailors arrived in the country to punish the inhabitants because they had sided with Pope, in the struggle between the papacy and the empire. The collegiate church was restored several times. The first renovation was in 1570 when the church was settled with special taxes added on importing wheat and exporting manufactured goods. The second restoration took place in 1669 when it strengthened with a buttress outside the sacristy. In 1753 there was an increase of population so the church was enlarged and embellished. Unfortunately, it was demolished the medieval fortress to get space for the extension. In 1852 the church was completely modernized by the architect of Salerno Lorenzo Casalbore. Today the church has evident architectural characteristics, such as the Dome of majolica and an elegant bell tower of the sixteenth century in tuff with two floors with square map, two transepts and an octagonal belfry. The church is a longitudinal map with three naves, separated by columns in polychrome marble; it contains valuable paintings such as the Incredulity of Saint Tommaso attributed by many students to Giovanni Bernardo De Lama; the polyptych of Giovanni Angelo d’Amato the Resurrection of Saints Pietro and Paolo and Maddalena with Saints Sebastiano and Andrea. There is also the statue of Madonna Pastorella and some scenes of life of Maria Maddalena along the lateral naves.

LA CHIESA DI S.MARIA MADDALENA: SIMBOLO RELIGIOSO ED ARCHITETTONICO DI ATRANI

La collegiata di Santa Maria Maddalena fu eretta nel 1274 sui ruderi di un fortilizio medievale: l’opera fu voluta dagli atranesi stessi per ringraziare la Santa, che li liberò da un manipolo di marinai alessandrini inviati da Manfredi il Normanno intorno al 1100: i marinai erano giunti nel paese per punire gli atranesi, rei di essersi schierati con il Papa, nella lotta tra papato e impero. Nel corso dei secoli la collegiata è stata più volte restaurata. Il primo restauro risale al 1570, quando la chiesa in rovina e quasi in procinto di crollare, fu sistemata con i proventi di particolari imposte aggiunte sull’importazione di grano e sull’esportazione di manufatti. Il secondo intervento di restauro avvenne nel 1669, quando si irrobustì con un contrafforte esterno la sacrestia. Nel 1753, a causa dell’aumento della popolazione, con i contributi del reggimento municipale e dei privati cittadini facoltosi, la chiesa fu abbellita ed ingrandita. In questa fase dei lavori, per ottenere spazio per l’ampliamento, sfortunatamente venne abbattuto in maniera definitiva il fortilizio medievale. Nel 1852 l’architetto salernitano Lorenzo Casalbore la rimodernò completamente. Oggi la chiesa presenta evidenti caratteristiche architettoniche, come la cupola maiolicata, la facciata rococò ed un elegante campanile del XVI secolo in tufo bruno a due piani con pianta quadrata, due transetti e cella campanaria ottagonale. All’interno la chiesa è a pianta longitudinale con tre navate, separate da pilastri in marmo policromo: contiene pregevoli tele, tra cui quella della seconda metà del XVI secolo con l’Incredulità di San Tommaso, attribuita da diversi studiosi a Giovan Bernardo De Lama o secondo altri a Marco Pino da Siena, il polittico del 1576 di Giovan Angelo D’Amato con la Resurrezione tra i Santi Pietro e Paolo e la Maddalena con i Santi Sebastiano e Andrea. Ancora lungo le navate laterali vi è la statua della Madonna Pastorella del 1789 e la pregevole cantoria del 1611, decorata con scene della vita della Maddalena ed attribuita a Gioacchino Fiammingo e Giulio Cesare Ricci