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Traffico in Costiera: riflessioni e soluzioni del vicesindaco di Atrani Michele Siravo

Traffico in Costiera: riflessioni e soluzioni del vicesindaco di Atrani Michele Siravo

Si torna a parlare di viabilità in Costiera Amalfitana in maniera più accesa dopo il traffico di domenica scorsa che ha paralizzato la Costa d’Amalfi ma anche a Salerno città e lungo le autostrade A3 e A30. A parlare delle problematiche di viabilità in Costiera è anche Michele Siravo, vicesindaco di Atrani ed assessore, oltre che al bilancio, al patrimonio, al turismo, allo sport, alla cultura, alle politiche giovanili, alla sicurezza del territorio, anche alla viabilità. Per Siravo l’aumento dei flussi turistici in Costiera Amalfitana negli ultimi anni ha aggravato sempre di più il problema della viabilità. Il problema non è legato solo bus Gran Turismo ma anche autoveicoli di media o grassa stazza. «La criticità della viabilità stradale in Costa d’Amalfi si verifica non solo a causa dei bus GT ma anche quando vi è una notevole circolazione di auto e scarso transito di autobus – afferma Siravo-. Ciò è dovuto anche al fatto che vi è carenza di parcheggi, sia pubblici che privati, in prossimità dei quali si creano dei serpentoni di auto in doppia fila nell’attesa che si liberi un posto. Quando in un futuro non troppo lontano gli autobus non potranno più transitare lungo la statale 163 si può ipotizzare che i turisti, incentivati anche dal cambio di strategia imprenditoriale di alcune società, potrebbero riversarsi in Costiera con auto a noleggio. Avremo invece del serpentone di autobus, il serpentone di auto». Per quanto riguarda più nello specifico Atrani, i cittadini del borgo sono costretti a subire in maniera “passiva” le problematiche del traffico che si riversa, principalmente, sul viadotto che attraversa il paese. Per alleggerire e, nello stesso incrementare il turismo ad Atrani (in paese c’è solo un luogo adibito alla sosta a pagamento che conta solo 39 posti auto), il Comune ha da poco pubblicato un bando per dare in concessione un’area demaniale con relativo specchio acqueo con il fine di dotare il paese di un punto di attracco che possa incentivare l’arrivo ad Atrani via mare. «L’Amministrazione, per evitare la mole di auto che si riversa nel centro del paese in cerca di un “fortunato” posto auto e per tutelare maggiormente i residenti del posto che si vedono occupare i posti auto a loro riservati, da circa un anno ha installato un sistema di gestione degli stalli di sosta a pagamento, integrato alla zona a traffico limitato, attraverso l’impiego di sensori su ogni singolo stallo – continua Siravo-. I sensori permettono di conoscere in tempo reale la disponibilità di spazi di sosta liberi nel centro cittadino. Oltre ai cartelli a messaggio variabile situati nelle strade di acceso al Comune, gli utenti possono verificare la disponibilità degli stalli anche attraverso una specifica applicazione denominata k-city disponibile gratuitamente sugli store Android ed IOS. Il Comune di Atrani per poter attuare in pieno la funzionalità del sistema, che in sintesi si può paragonare al sistema ZTL da implementare sulla Statale 163, ha impiegato circa un anno». In definitiva si è autorizzati a raggiungere il centro del paese, dalla statale 163, solo se si è in possesso di un regolare permesso rilasciato dal Comune (come i residenti) e per raggiungere il parcheggio a pagamento solo quando i pannelli indicano che vi è la disponibilità di posti auto. «Il Comune di Atrani – spiga Siravo – si propone di poter risolvere il problema della viabilità con l’introduzione di una sorta di ticket d’ingresso. Si pensi a Milano che per transitare nell’area C – Ecopass – un bus paga fino a 100 euro o a Londra dove c’è la London congestion charge. Una soluzione del genere potrebbe essere una soluzione per i veicoli che accedono in costiera (e in caso di maggior afflusso uno sbarramento all’ingresso), a seconda della grandezza dei veicoli, ad eccezione di alcune categoria di persone che vivono giornalmente la costiera (tipo residenti, lavoratori, proprietari di immobili, ecc) e le categorie protette». Con il ricavato del ticket d’ingresso si potrà assicurare il finanziamento delle risorse economiche per la gestione annuale della tecnologia necessaria per regolamentare l’afflusso dei veicoli in costiera; il finanziamento degli ausiliari del traffico per tutto l’anno; la manutenzione statale Amalfitana; il finanziamento del trasporto pubblico al fine di potenziarlo; il finanziamento della mobilità via mare. Oltre alla regolamentazione della ZTL poi c’è il nodo della gestione della ZTL stessa tramite l’ impego di personale; delle risorse economiche da impiegare e sicuramente si riscontrerà una difficoltà di gestione associata del servizio di polizia locale dei 13 Comuni della Costiera. Per questo motivo si dovrebbe chiedere la possibilità della nomina di un unico referente/responsabile nella Costiera Amalfitana in merito alla viabilità.«Mettere insieme una regolamentazione della ZTL che copra tutta la Costiera Amalfitana, con interessi locali disomogenei, e che possa soddisfare tutte le esigenze dei singoli Comuni facenti parte della Costiera Amalfitana, è cosa ardua, ma non impossibile – conclude Siravo-. Sicuramente alcune realtà locali dovranno fare uno o più passi indietro in merito alle proprie esigenze e/o interessi locali, ma questo è per il bene e l’ interesse della Costiera Amalfitana tutta e soprattutto per il buon funzionamento della ZTL.Sicuramente qualcuno opporrà l’eccezione che la strada che attraversa la costiera è una statale e che forse un pedaggio non è previsto; però è anche vero che la parte politica propone una possibile soluzione che possa risolvere la problematica e che non sia ad “effetto tampone”. Sarà poi compito della parte “tecnica” trovare il mix giuridico giusto e adeguato per poter attuare le possibili soluzioni proposte».

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